giovedì 29 novembre 2012

Tra la punta della penna e il bianco del foglio.

Vorrei vivere tra la punta della penna e il bianco del foglio. Camminare sopra le lettere, le parole. Scivolare su ogni punto, sulle virgole. Nascondermi in questo mondo dove tutto può accadere. Dove tutto può realizzarsi. Ed è anche per questo che scrivo. Perchè questà realtà, la realtà della scrittura, è fantastica, speciale, spettacolare. 
I ricordi svaniscono, non prendono il controllo. Li posso manipolare. Far diventar ciò che è brutto, bello. Costruirmi un passato che non ho mai avuto. Farmi un'infanzia, che mi è stata privata. Provare emozioni, sentimenti, che altre persone hanno provato. 
Ma purtroppo, quando stacco la penna dal foglio, tutto ciò svanisce. Così sprofondo in quella voragine, ormai immensa.

martedì 27 novembre 2012

H: "Il tempo è il segreto di tutto"
S: "Ma io odio il tempo"
H: "No, non è vero. Non lo odi. Pensi di odiarlo perchè non hai ancora imparato ad apprezzarlo"
S: "Io apprezzo il tempo quando lo passo con te"
H:"Quindi non lo odi, stai imparando ad amarlo"
S: "Sì..."
Molti di noi, la maggior parte di noi, indossa una maschera. La indossiamo per coprire emozioni. Per coprire il passato. Ma poi arriva il momento in cui ti stufi di tutte queste bugie. La vorresti gettar via, questa stupida maschera. Ma non ce la fai da solo. Infatti c'è quella persona che appare dal nulla. Quella persona con cui sei veramente te stesso. Ed è così che capisci che è quella giusta. Ed è così che capisci che tramite lei, anzi assieme a lei, puoi sconffiggerla, quella maschera. Infatti ti ritorna la volgia di sviluppare e saziare le tue passioni. La scrittura, per esempio, la passione per scrivere, ritona. Inizi a scrivere ogni giorno, in ogni momento. Riesci a combattere il vizio della maschera. Riesci a portarla solo in alcuni giorni, mostrando al mondo come sei realmente. Quindi, grazie "Persona".

lunedì 26 novembre 2012

Alcune parti del nostro passato, a volte, vanno messe in un cassetto. Dovremmo chiuderle lì, lasciandole da sole a prender polvere. Però non sempre è possibile farlo. Alcuni ricordi sono troppo impressi per scordarli. Anche se questi son lontani, non riescono a scomparire. Ti inseguono per tutta la vita, ti tormentano. Anche se ne parli con la gente, non se ne vanno, anzi diventano più forti e ti colpiscono ogni giorno. Facendoti una ferita, marcandola ogni giorno sempre di più. Così da un piccolo graffio, questa ferita, diventa una voragine immensa. E in questa voragine riecheggiano i ricordi lontani. E ti tormentano. Riaffiorano immagini. Si sentono voci e frasi, nomi e parole. Riprovi le stesse sensazioni, le stesse emozioni. La paura e la tristezza sono le stesse. La paura che una persona a te vicina, troppo vicina, ti stia fecendo del male. E poi, quella persona, la lasci alle spalle. La lasci morire, anche se il suo ricordo, con le tue paure, rimane. E dopo anni ricompare questa persona. La stessa persona che ti sembrava tanto grande, mostruosa, gigantesca, ma che ora non è solo che un poveraccio che ti fa pena. Cerca di ricreare rapporti mai avuti, sensazioni mai avute. Ma non funziona. Ti fa solo schifo e pena quella persona. La stessa persona che ti ha fatto provare paura, ora è lì, davanti a te, con la paura di morire senza esser perdonata. Ma tu non ci caschi di fronte a tutte quelle parole,tutte quelle frasi, tutti quei gesti. Ma lo perdoni comunque dicendogli che è l'unica cosa che puoi fare. Così arriva la sua ora. La signora Morte se la viene a prendere. E tu ti presenti al funerale, senza una lacrima in viso, senza un po' di lucido negli occhi. Qulche emozione? Sì. Tristezza?! No, compassione e disgusto per un uomo che ha sbagliato a comportarsi, anche prima della tua nascita.
          
Cara Storm,
ti ho già detto che non so scrivere lettere e che per me non sono una gran forma di scrittura. Ti starai chiedendo " allora perchè la scrivi?", la scrivo per rispondere alla tua di lettera. Per rispondere a quella lettera che mi ha quasi fatto versare una lacrima. La scrivo per far sapere al mondo quanto sia felice a passare con te ogni giorno. La scrivo per ringraziarti di aver messo a posto quella confusione nella tua testa e aver scelto me. Odio le lettere anche perchè ogni volta non so mai che scrivere sopra questi fogli. Non so mai se quello che scrivo sia giusto o sbagliato. Non so mai se la persona che la leggerà, dopo averla letta, questa dannata lettera, sarà felice o cosa. Quindi ora sono qui, titubante, con le mie incertezze e penso " la pubbolico o cosa?! La finisco di scrivere?! ma anche se fosse, cosa ci scrivo sopra?!". Vedi, non avevo mai scritto una lettera a una persona a me cara, ma in questo momento ne sento il bisogno. Ed è anche per questo che la sto scrivendo. Probabilmente questa lettera non ha senso, anzi ne sono certo, non ha senso. Poi pensa a cosa sta pensando la gente che legge! Devi sapere che ti sto scrivendo con il cuore in mano. Ti sto scrivendo per farti arrivare le mie emozioni, ma so già che non ci riuscirò. E' che queste stupide lettere mi bloccano. Non riesco a buttarci sopra parole e farle vivere. Non riesco a dare libero sfoga alla mia Mano. E non riesco nemmeno a catturare quel famoso uragano con 'ste lettere. Probabilmente in questa lettera si vedono solo parole, solo vocali e consonanti, solo lettere. Solo macchie nere su un foglio bianco. E in questo momento tu mi sta mandando messaggi, rendendo la cosa ancora più difficile. Perchè la mia mente corre subito da te, trascurando ancor di più questa lettera. Quindi sappi che non riuscirò mai a trasmetterti le mie sensazioni attraverso una lettera, ma la scriverò per onorare le tue di lettere. Quelle lettere tanto colme di gioia, di amore, di tristezza e di odio che la mia in confronto è solo una stella ormai morta, un punto nello spazio, un punto senza luce, il nulla.
Tuo, Hand
E la notte cala. Le temperature si fanno rigide. Le tue più profonde paure si fanno enormi. Queste ti assalgono dall’interno, dilaniando e divorando ogni pezzo di serenità e felicità in te. Così facendo, i tuoi più remoti, oscuri e tristi ricordi ti assalgono la mente. Il tuo cuore, da rosa e fresco come una rosa, si accartoccia, appassendo e diventando così un ammasso di tessuto pieno di pieghe e sembra che inizi a decomporsi. Il tuo viso assume un’espressione orrida. I tuoi occhi diventano di ghiaccio. Ancheil più  piccolo cenno di un sorriso svanisce e la tua bocca assume un’espressione di imperitura tristezza. Il tuo corpo diventa rigido e fermo. I brividi ti percorrono tutta la spina dorsale facendoti venire la pelle d’oca. Cerchi di trovare un po’ di conforto e un po’ di felicità in qualcosa che è nella tua stanza. Ma tutto è nero, tutto è ombra. Non riesci più a distinguere il colore e le forme degli oggetti. Pian piano sembra che tutto svanisca nel nulla. Così tu rimani solo con le tue più orride paure e una sensazione di tristezza che ti fa ghiacciare l’anima, sempre ammesso che ci sia ancora. Allora cerchi di scaldarti avvolgendoti e abbracciandoti nelle coperte e spingendo la testa nel cuscino, nel tentativo di far tornare tutto alla normalità e di riscoprire la gioia di esser nuovamente vivo. Ma tutto è invano. Le tenebre ti circondano e estirpano dall’aria ogni briciolo di tranquillità. Così tutto è oscuro, triste, freddo e senza vita. Forse la morte sarebbe meglio. Chiudi gli occhi cercando di disegnare un posto sereno e cerchi di immergerti in quel mondo immaginario, ma tutto fallisce e al posto di immagini belle, ti scorrono davanti i momenti più brutti della tua vita. Quindi ti addormenti con quest’immagine rivivendo, nei tuoi sogni, le tue paure e i tuoi ricordi più oscuri e paurosi. Ed è solo quando la mattina arriva, quando il cielo si schiarisce, quando calda luce del sole penetra attraverso la finestra e ti riscalda il viso, che tutto svanisce. La tua anima si scongela. La tua felicità ritorna dal mondo dei morti e si ricompone mano a mano. La tua bocca torna a sorridere. I tuoi occhi si illuminano. Il tuo cuore, proprio quando sembrava finita per lui, sboccia nuovamente, diventando più bello di quanto non fosse prima. Tu apri gli occhi, ormai colmi di vita, ti guardi in giro e vedi che ogni cosa ha riacquistato forma e colore. Così ti torna la voglia di vivere e di rischiare. La voglia di fare tutto ciò che non hai mai fatto. Perché la prossima volta che riproverai tutto ciò che hai provato durante la notte passata, potrebbe essere l’ultima volta che la provi. E se così fosse e tu non avrai fatto tutto ciò che avresti voluto fare , sentendoti così vivo, farai vincere le tenebre che mieteranno sempre più persone felici, risucchiando la loro felicità e la loro serenità. E se tutti dovessero fare come te, ogni briciolo di bellezza e amore svarierebbe per sempre, facendo regnare le tenebre, la tristezza e l’odio su questo mondo.