Inizio a chiedermi se effettivamente io non sia una calamita per i
problemi.
Non sto chiedendo se io sia il problema, ma se li faccia gravitare attorno
a me.
Lasciatemi spiegare.
Funziona, più o meno, così: conosco qualcuno, ci instauro un rapporto,
indipendentemente da quale tipo possa essere, sembra andare tutto bene,
risa, bei momenti, ricordi in via di sviluppo, un po' come i cantieri
infiniti nelle periferie milanesi, poi, ad un tratto, eccolo: il problema.
“IL” nel migliore dei casi, la maggior parte delle sono I PROBLEMI.
E lo scrivo pure in maiuscolo per farvelo scandire bene nelle vostre menti
e per marchiarle a fondo con quelle due parole.
Sembra sia diventato inevitabile, una sorta di affermazione della legge dei
grandi numeri: col passare del tempo, che tu lo voglia o no, se è probabile
che qualcosa accada, ti accadrà e più alta è la probabilità che accada, più
volte ti accadrà.
Bene, la cosa che deve accadere a me, evidentemente, è l'arrivo dei
problemi.
Io me li immagino, lì, in fila alla pensilina del tram, ad aspettare di
salirci sopra e scendere alla fermata giusta.
“Prossima fermata: vita di Itam”.
Il tram pieno, i problemi ammassati.
Si spingono, si urtano, ogni curva li fa oscillare come un pendolo, destra
sinistra destra sinistra.
“Fermata: vita di Itam”.
E il tram si svuota.
Che poi, che vogliano da me, manco loro lo sanno, eppure eccoci qua.
Un bel raduno: io e i mille problemi che le altre persone mi fan scivolare
in testa.
Lo vedete? Lui è il problema di tizia che ha litigato con tizio e che poi
ha rifilato a me.
Lui invece è di quella volta che l'ex l'ha tradito.
Lei invece è la puttana di malattia che ha colpito la testa di cosa, mentre
l'altra è sua sorella, sempre mignotta, che ha colpito il colon di
quell'altra.
Insomma, son tanti, diversi, un po' infami, un po' zoccole, un po' per
tutti i gusti, come si suol dire.
Potrei farci un annuncio su internet.
“AAA CEDESI PROBLEMI AL MIGLIOR OFFERNTE: PROBLEMI DI QUALITÀ, IN QUANTITÀ E A PREZZO STRACCIATO.
DIFFIDETE DALLE IMITAZIONI.
POSSIBILITÀ DI COMPRARLI IN GROSSE QUANTITÀ PER ULTERIORE RIBASSO”.
Sia mai che qualcuno li voglia, chissà.
Che poi, basterebbe poco per evitarli, insomma, un po' di sincerità qui,
più bontà là, un pizzico di amor proprio ed è fatta, non mi sembra
complicato.
O almeno basterebbe tenerli per sé.
Io stesso ne sforno di nuovi, belli e grossi, ma almeno cerco di limitarli
alla mia vita senza intaccare quella di nessun altro.
Basta poco per non infastidire gli altri e travolgerli con orde di problemi
sudati, nervosi e infastiditi.
Basta poco.
Eppure rieccoci qui.
Io, me, i miei problemi, i vostri e i loro.
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